domenica 14 maggio 2017

Qualche parola sul mio libro: L'altro sé, 3

                                                   foto Andrea Morucchio

Per capire quanto la letteratura non sia abbellimento ma sia un'importante forma di conoscenza, basta pensare alla letteratura come singolare rappresentazione del mondo. Ne ha parlato per primo Edward Said nel suo ormai classico Orientalismo (1978). Said ha spiegato che un'opera letteraria porta in sé dei concetti che presuppongono una visione del mondo. Gli scrittori intervengono su questi pre-concetti rafforzandoli o al contrario smentendoli, mostrandone la crisi. Nel mio libro (L'altro sé. Opposizioni letterarie dal Sud. Silone Levi Brancati Pasolini Sciascia, Algra Editore, Catania 2017) applico questa idea per analizzare le opere di alcuni narratori italiani del secolo scorso, individuando  nella divisione Nord / Sud un'idea portante nella cultura italiana.
Perché esiste questa divisione così forte e radicata? Che forme prende? Che significato ha? La risposta è complessa, ma deve partire dalla consapevolezza che quando si parla di Sud si fa riferimento a un centro (la centralità della cultura europea in seguito alla fase storica del colonialismo). La critica post-coloniale ha analizzato e decostruito questa centralità, definendola eurocentrismo. Tutto ciò che si discosta dalla norma eurocentrica, ecco che è Sud!
Di eurocentrismo ha scritto negli anni '90 Homi K. Bhabha, fornendo utili strumenti di analisi che utilizzo e discuto nella lettura degli autori italiani.

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