lunedì 28 dicembre 2015

ScrivOrtigia: domenica 3 gennaio, ore 10,30 #LucyintheSky


ScrivOrtigia: scrittura in azione

domenica 3 gennaio, dalle 10,30
piazza Mergulensi in Ortigia / Siracusa

Il tema di questa settimana:

#LucyintheSky-Luciaincielo.

Il successo più psichedelico dei Beatles diventa in italiano il nome della santa siracusana della luce e della visione.

Sono benvenuti contributi sia in italiano che in inglese, sia da chi sarà con noi in piazza che da chi vorrà contattarci da lontano alla pagina

facebook.com/siciliacontemporanea

o via sms al cellulare

3477343937.

ScrivOrtigia è un appuntamento di scrittura estemporanea organizzato da Lorenzo Perrona.

Da un luogo speciale come Ortigia, lanciamo nel web i nostri pensieri sul mondo e prendiamo posizione, con una micro-scrittura veloce, diffusa e social, su questioni importanti della nostra vita collettiva.

Dalle 10,30, in piazza dei Mergulensi, invieremo i nostri testi di circa 140 caratteri sui nostri social.

Tutti i testi che ci raggiungono saranno in seguito raccolti e pubblicati sul blog www.siciliacontemporanea.blogspot.it.


In collaborazione con Irma la Dolce e Movimento Centrale.


SiciliaContemporanea / associazione lacunae / lorenzoperrona@gmail.com

Nota sul nuovo testo teatrale di Domenico Trischitta



Guia Jelo interpreta testi di Trischitta, 21-12-2015, Piccolo Teatro, Catania (foto Dino Stornello)


Il testo teatrale L’oro di San Berillo di Domenico Trischitta, appena pubblicato in volume dall’editore catanese Algra con le intense foto di Giuseppe Leone, e presentato il 21 dicembre al Piccolo Teatro di Catania, ha una forza che va ben oltre la sensibilizzazione su un tema importante per la città di Catania, il tema del recupero di un quartiere storico lacerato e smembrato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dagli sventramenti del dopoguerra.

Il testo di Trischitta dovrebbe costringere a fare i conti con altro, con un nocciolo duro di umanità intima e imbarazzante: ma questo, l’attuale discorso pubblico sembra accuratamente evitarlo.

Fare i conti con la propria memoria, ma non in modo idilliaco o consolatorio, come avviene ad opera dei laudatores temporis acti di turno. La questione architettonica e urbanistica del quartiere di San Berillo (ristrutturare, fare bei giardini, ritrasformare con la magia dei soldi quelli che oggi sono tuguri cadenti in case storiche alla moda) è solo un segno, un percorso, non la soluzione. Trischitta vuole parlare, con l’urgenza dello scrittore, della possibilità di vita di un’intera città, di un’intera società che imperterrita ha lasciato e continua a lasciare aperte le sue ferite e le sue piaghe, nel paradosso che quelle piaghe cancherose alimentano, nutrono qualcosa di violento ma pur sempre di reale nella vita quotidiana della città stessa. Il sangue che scorreva quotidianamente negli anni Ottanta, la violenza e il degrado che fanno parte delle storie raccontate da Trischitta, sono gli esiti estremi di coordinate culturali che, per calcolo o impotenza, non si vuole cambiare.

Gli scrittori, inascoltati, danno tuttavia indicazioni preziose. Brancati, che a San Berillo abitava, ha scritto romanzi sull’eros borghese e sulle sue modalità conformiste, represse, curiose, buffe. Trischitta, che a San Berillo è nato e da San Berillo è stato “deportato” nella periferia del San Berillo Nuovo, racconta nei suoi romanzi e in questo testo teatrale una segregazione che è sociale ed è anche erotica: via delle Finanze, il quartiere delle case chiuse, della prostituzione a cielo aperto, della prostituzione transessuale. Cose che bisogna cominciare a vedere con occhi diversi, come fa Trischitta, senza preconcetti ideologici ma recuperando il senso della realtà, dell’umanità e persino della giustizia sociale.

La vitalità e la carica positiva presenti nelle storie di Trischitta, a partire da Una raggiante Catania, sono essenziali in questa battaglia civile che eviti il ripetersi degli errori del passato, le illusioni di bonifiche in nome della modernità, le moralistiche riprovazioni, i complici silenzi.

Lorenzo Perrona

"La Sicilia" 5-1-2016

giovedì 24 dicembre 2015

scrivOrtigia: gli scritti del 20 dicembre



La domenica mattina, in piazza dei Mergulensi in Ortigia, notiamo i primi effetti di scrivOrtigia.

Le persone riunite ai tavolini dei caffè, indaffarate sugli smartphone, si dedicano per qualche minuto alla creazione e alla comunicazione del proprio messaggio. E la concentrazione sulla scrittura è contagiosa, quasi che il lavoro comune faccia scaturire un’energia creativa che coinvolge tutti.

Vengono spontanee due riflessioni: 1) con scrivOrtigia inviare un sms o un commento di facebook è creazione e comunicazione, l’esatto contrario dell’isolamento e dell’autoreferenzalità indotti solitamente dall’uso dei social media; 2) con scrivOrtigia la creatività è un gesto naturale, alla portata di tutti, e la scrittura è orizzontale, non elitaria né intellettualistica.

Ecco gli scritti del 20 dicembre:

#‎angelifranoi
Chiunque ti offra un aiuto, un gesto affettuoso,u n caro consiglio, una coccola inaspettata, ha in sé, nel suo cuore, un'Essenza angelica. (Eleonora)

#‎angelifranoi
Non sempre gli angeli hanno le ali , a volte hanno sembianze animali. (Yindi)

#‎angelifranoi
Ho visto un angelo. Mi ha aiutata, confortata e la risoluzione è arrivata. Grazie. (Alfonsa)

#‎angelifranoi
Chi sono,dove sono, cosa fanno? In pochi lo sanno, "qualcuno" li vede o li sente... poco importa... loro ci sono e ci aiutano e, a volte, s'incarnano e sono tra le persone.... E tu li hai mai incontrati? (Eleonora)

#‎angelifranoi
Angeli nel fiore di gelsomino. Raccolgono nettare, dolce. Ogni regalo è loro, segreto. (Silvana)

#‎angelifranoi
Un angelo è quello sconosciuto che con un ciao o con uno sguardo ti cambia la vita… Tutti siamo angeli ma non lo sappiamo (Andrea)

#‎angelifranoi
Ogni angelo non è mai solo. (Andrea)

#‎angelifranoi
Chiama e verrà, che ci credi o no, verrà. E sentirai la presenza forte lì che ti aiuta. (Marcella)

#‎angelifranoi
Angeli fra noi: inascoltati. (Lorenzo)

#‎angelifranoi
Anche se non ci credete perché evidentemente non possono mostrarsi, gli angeli ci sono sempre a proteggerci, anche se  noi non li vediamo. (Aisha)

lunedì 7 dicembre 2015

#scrivOrtigia, domenica 6 dicembre






scrivOrtigia: un gesto quotidiano diventa atto di riflessione











#curailmondo

 
“Scorre il caldo come un uragano. Gocce di sudore. Ora è ora. Dentro il cuore un sogno di gentilezza. Per  il mondo.” (Silvana)

“Curati e curerai il mondo, cura il mondo e curerai te stessa.” (Marcella)

“Il mondo, corpo e spirito, siamo noi. Abbiamo dimenticato come curare i nostri mali. Impariamo di nuovo,  e con le nostre mani risaneremo il mondo.” (Lorenzo)

“Il mondo è lo specchio dell’umanità che lo abita... ‘cura’ te stesso e curerai il mondo!” (Eleonora)

“Osserva la natura… osservala. Respira la natura… respirala. Ascolta la natura… ascoltala. Accarezza la natura… non ti senti già meglio?” (Eleonora)

“Ho osservato le nuove foglie crescere sull’albero di fronte a casa mia”. (Lorenzo)

“Sogna di te domani.” (Chiara)