giovedì 22 gennaio 2015

domenica 25 gennaio, ore 10, piazza Duomo, Siracusa - #scrivortigia


Secondo Alejandro Jodorowski, la forma letteraria del XXI secolo è il testo estemporaneo e contingentato nelle 140 parole di un tweet. Noi, durante il nostro incontro in piazza Duomo in Ortigia, alle ore 10, domenica 25 gennaio, per la palestra di scrittura, produrremo un tweet lanciandolo nella Rete come #scrivortigia.
 
Alle ore 11, al Biblios Café, presenteremo le lezioni Tecnica della Scrittura, con un piccolo rinfresco.
 
Vi aspettiamo, sarà la vostra partecipazione a rendere il gioco appassionante!

 

martedì 20 gennaio 2015

Tecnica della Scrittura. 5 lezioni per dimenticare le tecniche e iniziare a scrivere

Biblios Café
associazione lacunae
siciliacontemporanea.blogspot.it

Tecnica

della Scrittura

5 lezioni per dimenticare le tecniche e iniziare a scrivere

febbraio 2015

Obiettivi

La scrittura è un'attività complessa e personale. La si può imparare, come si possono imparare le altre arti: ma ognuno troverà da solo la propria “voce scritta”, con la pratica, proponendosi una disciplina, leggendo, confrontandosi e... dopo aver dimenticato tecniche e nozioni.

Le lezioni aiutano a intraprendere il percorso personale e facilitano il raggiungimento di quella consapevolezza degli obiettivi e di quella adeguatezza dei mezzi che la scrittura richiede.

Per chi desidera perfezionare questioni teoriche e strumenti di lavoro, le lezioni hanno un’impostazione teorico-pratica e forniscono indicazioni, consigli ed elementi di riflessione tratti dalla narratologia e dalla critica della rappresentazione letteraria. Offrono anche la possibilità di confrontarsi e discutere, mettere alla prova i propri testi, valorizzare la propria idea di scrittura.

Le lezioni fanno parte della “palestra di scrittura”. Si affiancano e sono complementari all'altro momento della “palestra di scrittura”, il Progetto Ortigia, che è un'occasione di libero incontro fra scrittori, di confronto con il reale nella pratica di scrittura “sul campo” e, infine, di partecipazione ad un progetto editoriale in progress.

Programma
 
   1. L’ispirazione: l’“io” che scrive
    Il contesto. I tuoi temi. La rappresentazione e l'autorappresentazione. Generi
    letterari e reagenti letterari.
   2. La scrittura: giocare con le parole
Il colore delle parole. Denotazione/connotazione. Campo semantico/spostamento semantico. Le figure retoriche. I registri.
 
3. La narrazione: le voci e il mondo
Voci narranti. Punti di vista e focalizzazione. La distanza del narratore. Soggetto e oggetto.
 
4. Il sistema: tempo spazio storia personaggi
Fabula e intreccio. L'ordine della narrazione. Rapporto autore/personaggio. Il sistema dei personaggi. L'ambientazione. Il ritmo.

   5. Come funziona l'editoria, ovvero essere pubblicati
    Suggerimenti e consigli su cosa fare e cosa non fare.


Organizzazione

Le lezioni sono tenute da Lorenzo Perrona, critico letterario e traduttore. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università di Losanna, ha pubblicato su “Nuovi Argomenti”, “Corriere del Ticino”, e con le case editrici Costa & Nolan, Le Lettere, Jaca Book, Mursia, Rodopi, Monash University e-Press, ed ha una vasta esperienza d'insegnamento nelle scuole in Italia, Svizzera e Australia.

Le lezioni, di due ore ciascuna e a cadenza settimanale, si svolgono la domenica mattina nello spazio del Biblios Café (via del Consiglio Reginale 11, Ortigia). Sarà possibile stabilire altri orari sulla base delle esigenze dei corsisti e della disponibilità dello spazio che ci ospita.

Iscrizioni

Per iscriversi è necessario inviare una mail a lorenzoperrona@hotmail.com 3477343937(ore pomeridiane) contenente i dati anagrafici del richiedente (nome, cognome, indirizzo, data e luogo di nascita, codice fiscale e recapito telefonico) e versare un anticipo del 50% della quota entro 5 giorni dalla comunicazione di conferma dell'iscrizione. La quota complessiva è di 100 euro.

Modalità di pagamento

Il pagamento della quota di partecipazione può essere effettuato:
-· in contanti presso Biblios Café, via del Consiglio Reginale 11, Siracusa
tramite il blog siciliacontemporanea.blogspot.it.

Nel caso non venisse raggiunto il numero minimo di partecipanti ciò verrà comunicato via e-mail entro una settimana dall'inizio del corso e verrà concordata una nuova data per lo svolgimento del corso o la restituzione dell’anticipo versato. L’anticipo non verrà restituito in caso di rinuncia o di impossibilità da parte degli iscritti a partecipare ai corsi prenotati.

lorenzoperrona@hotmail.com 3477343937(ore pomeridiane)

mercoledì 14 gennaio 2015

Progetto Ortigia - 4.

CIMG0022.JPG

In Ortigia inseguiamo il silenzio.

Incontriamo il mercatino in Piazza Pancali, davanti al tempio di Apollo. Una rovina, intendiamoci, resti dell'antica colonia greca. La borragine in mazzi poggia sul banco, le foglie esterne sono rovinate, avvolgono quelle tenere, appena germogliate al centro della piantina. Galanti finocchi, un cavolo antico siciliano e broccoletti di diverse sfumature di verde, sono le verdure d'inverno.

Passiamo dal baretto in via dei Mergulensi, davanti ad un palazzo anni Venti. Dicono che Elio Vittorini abbia frequentato la scuola qui. "Come l'avrebbe descritto oggi?" mi chiedo. Il caffè d'orzo è ottimo e il bancone sa d'artigiano d'altri tempi.

Vorrei prenderti per mano, perché qui inizia l'avventura.

Il silenzio dura millenni in Ortigia, e continua, pur avendo conosciuto la lingua dei sicani, degli antichi greci, degli antichi romani, degli ebrei e degli arabi - anche loro antichi, immagino.

Tante parole e significati, e tanti scambi di sguardo - che hanno il loro suono, pur inudibile, fra queste vie e stratificazioni.

In piazza Duomo la domenica mattina mille passi parlano con il loro tip tap sulle pietre del pavimento. Invece, dalla terrazza della Fonte Aretusa, la pista di pattinaggio perde preziosa acqua che scivola via sciolta.

Continuiamo per arrivare alla nostra meta, perché la domenica non può finire così.

Troviamo Castello Maniace aperto, gratuito, basta una firma, che lasciamo. Entriamo e andiamo lungo la passerella che costeggia il muro fino alla punta. Le curve, le geometrie, le aperture inaspettate sul blu, le mattonelle e le pietre di terra calda. Saliamo su uno scalino, afferriamo con le dite le fossette nella pietra e ci alziamo più in alto del muretto. Oltre l'orizzonte, alla fine del tappeto di mare e all'inizio del cielo, ecco che lo percepiamo: il silenzio.

Silvana Tuccio