sabato 29 aprile 2017

recensione: Glam City al Piscator di Catania


L'anteprima nazionale andata in scena ieri sera al teatro Piscator di Catania è uno spettacolo sorprendente e di assoluto rilievo: Glam City, tratto dal romanzo omonimo di Domenico Trischitta per la regia di Nicola Alberto Orofino, è una prova d'attore generosa e sapiente. Silvio Laviano interpreta Gerry Garozzo, il ragazzo catanese che vuole esprimere la sua diversità sessuale e, attraverso di essa, la sua “libertà” con la musica e il look, così come nella contemporanea swinging London facevano con clamoroso successo Marc Bolan e David Bowie.
Laviano dà letteralmente corpo a tutta una città, la tragica e comica Catania, concentrato di energia vitale e vulcanica, sensuale e brutale, trasformando il suo corpo mascolino in una galleria di figure – la mamma di Gerry, Peppe Pernacchia, le travestite e transessuali di via delle Finanze, il poliziotto fascistoide, lo stesso Bolan, mito musicale di Gerry – con semplici oggetti di scena (un paio di scarpe, parrucche, occhiali, un pantalone scampanato o un vestito femminile). Il personaggio ci mostra un modo di essere, e ce lo fa capire, nella sua umanità sincera e scabrosa. Non si tratta di facili soluzioni in stile drag queen. La plastica nera che riveste il palcoscenico (come lava e come sacco da spazzatura) diventa altro, mare che circonda e isola la piccola pedana dove tutto avviene nel tempo dello spettacolo. In una parola, teatro che sa dare al pubblico forti emozioni e illuminazioni intellettuali. Per esempio l'idea – in controtendenza rispetto a tutti gli stereotipi – di una Catania nera di lava, di mafia e di fascismo, e nello stesso tempo generatrice di una straordinaria gioia di vivere attraverso il bisogno di eccesso, di musica, di effimero.

(Lorenzo Perrona)


GLAM CITY
28_29_30 Aprile 2017
Teatro Erwin Piscator (CT)

dall' omonimo romanzo di Domenico Trischitta (ed. Avagliano)
con Silvio Laviano
Regia di Nicola Alberto Orofino
Scene e Costumi Vincenzo la Mendola
Progetto Fotografico Gianluigi Primaverile
Assistente alla Regia Gabriella Caltabiano
Progetto Grafico Maria Grazia Marano

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